Il mio mondo al microscopio
Perennemente divisa tra cielo e terra la vita quotidiana sta nel mezzo, ma sono perennemente in ritardo su tutto, quando il destino si diverte a sconvolgerti i piani non c’è modo di tenere un “calendario editoriale”. Inserirò ugualmente i testi che avevo già pronti, anche se in ritardo, spero anche di riuscire a inserire … Continua la lettura di Il mio mondo al microscopio
12-12-1969 – La fila sbagliata
Faceva un freddo cane, ricordo l’umidità gelida nelle ossa che un cappotto non riusciva a riparare. Lavoravo solo da quattro mesi, troppo pochi per non fare sbagli. Fu così che, dietro incarico del proprietario del negozio dove lavoravo, mi recai in banca a sbrigare una commissione. Da via Fatebenefratelli la Banca Nazionale dell’Agricoltura più vicina … Continua la lettura di 12-12-1969 – La fila sbagliata
Tardissimo
Avolte mi sembra di essere il bianconiglio di Alice: –Sono in ritardo! In arciritardissimo! Spero di riuscire a finire il libro per Natale, ma manca la copertina. Devo creare l’immagine, che sembra facile. L’ho in testa, ma quando mi metto a disegnarla non mi piace. O meglio, mi piace l’idea, è coerente col testo, ma … Continua la lettura di Tardissimo
La lunga notte
Quattro mesi di assenza, cercare di riprendere il filo e non riuscire a scrivere per giorni. Scrivere e cancellare, riscrivere e ricancellare. In realtà avevo iniziato paragonando questi mesi di assenza a un uragano, ma la cronaca mi ha preceduta in tutta la sua tragedia e non me la sono più sentita. Sono successe un … Continua la lettura di La lunga notte
Ritornano
A volte ritornano. Come le rondini a primavera. Il sito è sparito per qualche giorno, colpa mia. Chi mi conosce sa bene come la burocrazia non mi stia particolarmente simpatica, come alla maggior parte della gente, salvo che ai burocrati di professione. Scendere a valle per organizzarmi per i pagamenti on line non è come … Continua la lettura di Ritornano
Quando e quanto il Quanto?
Ho creato un mostro. Il mio informatico preferito è una particella subatomica, il gatto di Schrödinger. Un “quanto” di luce che non coincide con la realtà relativa del mio tempo, che già è parecchio relativo di suo. Impossibile determinare la sua esistenza e allocazione nell’Universo Spazio Temporale che compone la mia realtà, svanisce, trasformato in … Continua la lettura di Quando e quanto il Quanto?
Fil rouge, la scrittura
Ecco, di lavoro ne ho fatto tanto, mi prendo una pausa a notte fonda con un po’ di jazz. Guardo le pagine aperte sul pc e ricollego il filo che le ha legate. La posta, Drive, un sito che descrive le fasi di decomposizione dei cadaveri, che chissà come cavolo ci sono arrivata, un paio … Continua la lettura di Fil rouge, la scrittura
Imbranata, blog e paradiso
Son proprio imbranata. Anni fa avevo aperto uno spazio su Altervista, sperando di riuscire a gestirlo da sola. Poi, per impegni impellenti che si sono sovrapposti, ho lasciato perdere. Ieri mi son messa in testa che avrei potuto usarlo per fare un po’ di prove, esercitarmi per cogestire il sito insieme al mio informatico e … Continua la lettura di Imbranata, blog e paradiso
Libri e Lumi
La scrittura non si sa di preciso quando e dove sia nata. Ogni popolo, fin dall’antichità, ha adottato un suo sistema per imprimere il suo pensiero da qualche parte, dalla pietra alla carta, al web, che fosse l’inventario delle greggi, la successione delle dinastie o un aforisma scopiazzato, sbagliato, e “postato” su un social. Si … Continua la lettura di Libri e Lumi
Aria
Aria limpida, tersa, pulita, senti e respira, aria di vita. Aria languida, felice, trasognata, è sul tuo viso, aria beata. Aria di messi, di grano, di pane, e quando manca, aria di fame. Aria che tira, pesante sulla terra, e fra le genti aria di guerra. Aria di tempesta e di fermento, quasi un uragano, … Continua la lettura di Aria
Ci Sto…
Sto scorrendo il fascicolo di Liberazione, Settanta, il numero sette. Millenovecentosettantasei. Quanti ricordi! Non necessariamente belli. Ma ricchi sì. Molto ricchi. Una foto. La manifestazione, i pantaloni scampanati, i maglioni alla norvegese. Io non c’ero che qualche volta. Un’altra immagine, e un’altra. Gli operai di una fabbrica alla fine del turno, appena aperti i cancelli. … Continua la lettura di Ci Sto…
Sono tre parole, “Ti Voglio Bene”…
Amo le biblioteche, anche se, purtroppo, ho poco modo di frequentarle, ma internet, se si pensa che sia un mezzo e non un fine, è proprio una grande invenzione. Un mare di nozioni pronte all’uso, senza dover scartabellare schede, nella speranza di trovare quello che stiamo cercando. Magari una spiegazione, un chiarimento. Succede così di … Continua la lettura di Sono tre parole, “Ti Voglio Bene”…
Vecchia signora
Il vento gelido entrava fischiando dalle finestre rattoppate alla meglio. La vecchia signora accese la pipa riflettendo sul camino che invece non poteva accendere, ben consapevole che c’era chi stava peggio di lei. Guardò il termometro in casa, quattro gradi e mezzo. Imbruniva e la temperatura sarebbe scesa ancora. “La neve di febbraio ingrassa il … Continua la lettura di Vecchia signora
Fischia il vento
Tchaikovsky accompagna il vento che fischia forte dal vetro rotto. Non basta la plastica, stanotte morde. Eroi di Siberia, decadenza Tolstojana. Rotolano i pensieri insieme alle note che le dita gelate rincorrono. Le mani, solo due. Dove sono le mani? Non brontolare, non è ancora febbraio, non c’è un metro di neve. Arriverà, preparati. Cammino … Continua la lettura di Fischia il vento
Vorrei le ali
Vorrei avere le ali, ché la schiena non si spezzi sotto il fardello del corpo stanco. Irriducibile il passo. Vorrei avere le ali, ché implacabile è l’erta e sollevare il peso dalle orme insanguinate. Torrido asfalto. Vorrei avere le ali, ché limpido è il cielo e accompagnare il volo del gheppio che saluta. Incedere … Continua la lettura di Vorrei le ali
Tiade e le lucciole
Dieci anni ormai sono passati dal mio arrivo ma non la sensazione di essere immersa in un incantesimo. Ripercorro gli antichi sentieri con gli occchi pieni di memoria ma con la meraviglia intatta. La macchina fotografica è lo strumento dei sogni e delle nostalgie, e compagna di giorno e di notte, quando mi piace scandire … Continua la lettura di Tiade e le lucciole
Le case delle Fate
Quell’estate fu diversa, quanto può essere diversa Milano da una foresta. A sette anni, per la prima volta, fui portata in vacanza dai nonni paterni, in campagna, sulle alte colline dell’Oltrepo pavese. Una campagna diversa dalle risaie popolate di orbettini e prosciugate dai cantieri per la costruzione delle “case nuove” di S. Siro, noto quartiere … Continua la lettura di Le case delle Fate
Tempesta
Fumo la pipa e bevo come un vecchio marinaio. Galleggio in un mare di paura bestemmiando alla tempesta. Sputo sangue e lacrime, ma tengo ritto il timone cercando un approdo. Tiade, 6 apr 014
Le brave ragazze obbediscono, quelle intelligenti no.
Ah, che ricordi (vi proibisco di ridere). “I cieli immensi narrano” di Benedetto Marcello. Questa è la versione più attinente che ho trovato ma in rete se ne trovano diverse. Coro Cantico delle Creature. Conservo ancora il cartoncino degli inviti ai concerti, ché non cantavamo solo in chiesa. Una scala limitata ma soprano puro alle più … Continua la lettura di Le brave ragazze obbediscono, quelle intelligenti no.